Le piante officinali

Le piante officinali sono conosciute ed utilizzate fin dall’antichità per le loro molteplici proprietà. Ne esistono di tantissime varietà e vengono storicamente trasformate dall’uomo tramite lavorazioni come l’essiccazione, la macerazione, le estrazioni, gli infusi, i decotti. Scopriamo, ora, le proprietà di lavanda e calendula i cui estratti contribuiscono ad arricchire le formulazioni della nostra cosmesi naturale termale!

Lavanda

La lavanda è una pianta originaria del bacino del Mediterraneo ed il nome comune con il quale siamo abituati ad identificarla (ma anche quello scientifico Lavandula) è stato recepito nella lingua italiana dal gerundio latino del verbo "lavare" (lavandus, lavanda, lavandum = "che deve essere lavato") per alludere al fatto che queste specie erano molto utilizzate nell'antichità per detergere il corpo. Gli antichi romani la usavano per la profumazione dell’acqua dei bagni pubblici e privati e l’utilizzo a scopo detergente è stato poi ripreso in epoca Medievale per il rito del bucato. Sono stati proprio i romani a diffondere la lavanda in tutta Europa portandola con sé durante ogni campagna di conquista. Fino a qualche decennio fa, nel nostro paese, più che per scopo ornamentale nei giardini, veniva coltivata per la raccolta dei suoi fiori. Era anche molto usata nell’industria profumiera per la produzione di essenze da inserire in profumi o saponi. Negli ultimi tempi è stata riscoperta per la sua capacità di adattamento a terreni poveri ed aridi.

Cos'è la lavanda

La lavanda è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Lamiaceae che si sviluppa in forma di arbusto, non raggiunge grandi dimensioni (in genere arriva ad un’altezza massima di mezzo metro) ma tende a crescere molto in larghezza, infatti la sua ramificazione la rende una pianta folta partendo già dal livello del terreno. Le foglie della lavanda, inserite sul fusto senza picciolo, sono lanceolate e di un colore verde-grigiastro. La sua caratteristica principale è quella di produrre dei fiori molto profumati e raccolti in spighe situate alle estremità di lunghi e sottili rametti. I fiori possono cambiare colore e aroma a seconda della specie. Esistono, infatti, moltissime varietà di lavanda, circa una quarantina, che differiscono tra loro per caratteristiche estetiche, per dimensioni, intensità del profumo e colorazione, ma mantengono la loro resistenza e la loro capacità di fiorire e svilupparsi anche in situazioni di clima arido e in assenza quasi totale di acqua. Anche le caratteristiche medicinali della lavanda rimangono inalterate al variare della specie. Per la realizzazione dei nostri prodotti abbiamo deciso di coltivare la Lavandula Officinalis o Angustifolia ricca di olio essenziale e di ottima qualità.

I benefici per la pelle

La lavanda è da secoli una delle piante officinali più utilizzate in profumeria ma possiede anche proprietà curative e cosmetiche molto importanti. Per uso esterno vanta proprietà detergenti, antinfiammatorie, antibatteriche e cicatrizzanti. I prodotti cosmetici contenenti estratto di lavanda combattono i segni dell'invecchiamento e svolgono un'azione levigante. Le proprietà schiarenti che le appartengono sono di aiuto nel combattere le macchie scure della cute legate al trascorrere del tempo, mentre la sua azione antinfiammatoria e astringente è utile per contrastare brufoli e acne.


Calendula

La calendula è una splendida pianta da fiore molto semplice da coltivare che vanta una grande tradizione nella nostra cultura popolare. Il nome botanico deriverebbe dal latino “calendae”, ovvero il primo giorno del mese. Il riferimento, quindi, è al periodo di fioritura della pianta che si protrae dalla primavera all’autunno.  Gli antichi Egizi consideravano la Calendula una pianta capace di far ringiovanire; gli Indù ne ornavano i templi; Persiani e Greci ne utilizzavano i petali per decorare i cibi. La tradizione vuole che, se al mattino i fiori di Calendula rimangono chiusi, molto probabilmente pioverà!

Cos'è la calendula

La Calendula è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle composite o asteracee e si caratterizza per un’infiorescenza a capolino dal vivace colore tra il giallo e l’arancio a seconda della varietà, mentre Il fusto raggiunge i 50 cm circa di altezza.  Esistono una trentina di specie di calendula, ricordiamo la calendula officinalis che è la più diffusa nelle coltivazioni, nota anche come calendola o fiorarancio e la calendula arvensis che troviamo spontanea nei prati. La calendula è un fiore molto utile per l’orto, da più punti di vista: attira insetti impollinatori come le api, i bombi e le vespe ed il suo apparato radicale allontana i vermi nematodi dal terreno in modo naturale. Per queste caratteristiche è un buon vicino per gli ortaggi da frutto (ad esempio cetriolo, zucca e zucchina). La calendula, però, è nota soprattutto per la ricchezza dei suoi principi attivi che la rendono un ottimo rimedio contro molti disturbi. Tra questi principi si annoverano: oli essenziali, che le conferiscono il tipico profumo ed hanno una potente azione antinfiammatoria, principi amari, resine, acidi grassi, acido salicilico, saponina, carotenoidi, tra cui la calendulina, triterpeni pentaciclici, flavonoidi, polisaccaridi immunostimolanti, fitosteroli e mucillagini.

I benefici per la pelle

I fiori di calendula, usati anche per la preparazione della tintura madre, hanno proprietà lenitive sulle irritazioni, velocizzano il processo di guarigione della pelle danneggiata e hanno azione antiossidante contro i radicali liberi. La calendula è, quindi, particolarmente indicata in caso di pelle sensibile o irritata, secca e screpolata, in caso di piccole ferite, eczemi, psoriasi, couperose, scottature, prurito causato da orticaria o punture di insetti. Ottimizza l’irrorazione sanguigna della pelle, migliorandone così la salute e l’aspetto.